I genitori sono sia la fonte che i destinatari della maggior parte delle conoscenze riguardanti l’efficacia dei trattamenti. Dovrebbero essere accettati dai terapisti come pieni partecipanti alla ricerca di risposte per il loro bambino.
Tra i principali obiettivi che ci siamo prefissati, c’è anche quello di diffondere la conoscenza di metodi e percorsi riabilitativi che abbiamo appreso nel tempo.
Uno degli argomenti che più ci sta a cuore è quello della Diagnosi Precoce: se in alcuni casi può essere presente un ritardo nello sviluppo causato da situazioni conclamate, come ad esempio un parto prematuro, in altri casi possono essere presenti segnali che devono mettere in guardia, come difficoltà nella suzione, tensione e pianto durante il cambio del pannolino o il bagnetto. Dare a questi segnali la giusta importanza, effettuando una visita prima dei due mesi di vita, consente di intervenire tempestivamente attraverso esercizi mirati che i genitori possono eseguire a casa con il bimbo, in modo da facilitargli l’acquisizione delle competenze previste alla sua età. Da questo punto di vista, uno degli approcci più validi che abbiamo avuto modo di valutare e mettere in pratica, è quello del dottor Castagnini, specialista in diagnostica e terapia dei disturbi neuropsicomotori del bambino, che opera come volontario presso l’Associazione A.R.C. I Nostri Figli, autore del libro “E’ nato un bimbo” di cui consigliamo caldamente la lettura.
Samuele ha cominciato a praticare il metodo proposto dal dottor Castagnini, dall’età di sette mesi e, ancora oggi, svolge gli esercizi che vengono di volta in volta modificati in funzione del suo sviluppo.